Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

Sotto il cappello... pensieri scarmigliati

Sotto il cappello... pensieri scarmigliati

lunedì 7 dicembre 2015

MEGLIO NON DIRE

Ci sono cose che è meglio non dire.
In fondo hai ragione, è meglio non dire niente.

sabato 5 dicembre 2015

NONNO DEI FIORI, L' ARTISTA PER VIZIO DI MAREMMA

Buongiorno.
Buongiorno, tutto quello che vedete, escluso queste stoffe colorate,  è stato ideato dalla mia ispirazione, dalla mia mente e realizzato dalle mie mani.
Chi parla è un sessantino, come direbbe Camilleri, alto, magro, baffi spioventi, pizzetto a mosca allungata, capelli riccioluti, di colore bianco, come baffi e barba, lunghi fin oltre le spalle e raccolti in una coda fermata da un nastro rosso. Ai lobi orecchini di pietre dure. Indossa una canotta bianca, jeans slavati, fermati alla caviglia da un elastico, infradito di pelle stile India. Un nonno dei fiori. ‘’Artista per vizio’’ è scritto in un grande cartello all’ interno del negozio-laboratorio o atelier.
Siamo all’ interno di un atelier d’ artigiano nel centro storico di un bel borgo medievale della Toscana.
Ho una moneta bizantina e vorrei realizzarne una collana, un …
Questi lavori nascono dall’ amore – indica gli oggetti esposti: collane, anelli, pendagli, amuleti, tutti lavorati in rame - il grande motore di tutto.
E’ possibile lavorare questa moneta con il rame?
La prende in mano, la guarda, da un lato e dall’ altro.
Tutto è amore. L’ amore per il solare rame, i l’ amore per i cristalli, come coadiuvanti terapeutici, la maggior parte dei miei clienti sono psicoanalisti, psichiatri, psicologi. L’ amore per quei sassolini dai più svariati colori e dalle mille sfumature, le pietre dure. Tutte belle. Dalle più pregiate alle più comuni. E desideravo renderle portabili per beneficiare delle loro qualità terapeutiche. Le comprano molti psicoanalisti e psichiatri per utilizzarle con i loro pazienti. Ma poiché in quel periodo vivevo in un’ isola piccola e bellissima, ma dove vi era molto poco e tantomeno orafi, mi sono dovuto inventare una tecnica. Manonhoinventato niente di nuovo. Leenergiedelluogomihannoportatoistitivamenteausarelastessatecnologia che hanno       u… s…a… t…o   t u t t i   i  p r i m i t i v i. Maniincudineemartello. E così cercavo di realizzare forme diverse dalla spiccata personalità. Per questa moneta sto pensando un modo per far vedere le due facce, ma senza bucarla. Io non buco e saldo niente, va contro la mia ideologia. Anche la moneta, indice di consumismo è contro.
Osservo i pezzi  in bella vista su tavoli, tavolini, mensole. I meno cari sono prezzati a qualche diecina di euro. Sulla porta del locale le vetrofanie del bancomat e delle più usate carte di credito.  Adelante, Pedro, con juicio. Il consumismo dei clienti, soprattutto degli stranieri, è sacrosanto e benedetto.
Io avrei pensato di ottenere dalla moneta un monile …
Vede, mani, pietre dure ed il solare rame sono simili alla natura minerale e alla natura umana. Insieme per dare vita a disegni e forme simboliche in cui certamente confluisce quanto assorbito dal contatto con culture diverse nei tanti viaggi, reali e psichici (nel dire questo i suoi occhi rossi diventano euforici e vi si legge una piacevole sensazione di ricordo  dei ‘’viaggi’’ fatti), nei più diversi paesi del mondo, soprattutto India. Ogni pezzo della collezione è unico. Viene lavorato piano piano, sino ad assumere la forma immaginata in accordo con la pietra in un armonioso abbraccio. Ed è proprio questo lento amoroso lavoro, delle mani come prolungamento del cuore e della mente, che conferisce loro energia. E’ questo lungo massaggio del metallo e delle pietre che permette lo scambio di energia pranica.
Interessante quanto dice, ma la moneta per poterne ammirarne  le due facce non potrebbe essere situata in un cerchietto di rame?…
No! Io non buco e non saldo. Bucare e saldare allontanano l’ energia pranica. La moneta io non la sento istintivamente mia, non mi piace e non mi serve. Non ha affinità con la sua e con la mia energia. Non permette di agire lentamente per farle acquistare energia. Non è la mente che decide, ma il mio profondo sé.
E allora che cosa si può fare?  Potrebbe pensare a come realizzare il monile? Io le lascio la mia e-mail e lei mi manda un disegnino?...
No!. Non è possibile. Tra un mese chiudo l’ atelier. E poi non la sento mia. La moneta potrebbe essere passata anche tra le mani lordate di sangue di soldati mercenari. Questo lavoro mi rifiuto di farlo. Vada da un altro.

 

lunedì 30 novembre 2015

ELEMENTARE WATSON

ELEMENTARE WATSON

...Per risolvere il problema della disoccupazione basterebbe che tutti si trovassero un lavoro...
MATTEO RENZI

Ipse dixit
Ma che si fuma questo?
Il problema dei disoccupati è essere senza lavoro. Il problema dei politici è l' inutilità!

Taggare i terroristi

Mi sto scompisciando dal ridere all' ultima trovata antiterrorismo del (nostro) presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Taggare i terroristi”.
Al ridicolo non c'è mai fine. ''Taggare i terroristi'' è una tale bischerata alla quale non hanno pensato neanche Salvini o Borghezio.
Certo che Renzi è ganzo. Egli e il suo spin doctor hanno avuto una pensata geniale. Tagghiamo i terroristi, si sono detti, anzi mettiamoci pure un hashtag ''#taggotaggatagghiamoilterrorista''. E' una trovata da nulla, lasciamo basiti leghisti, alfaniani, bersaniani, dalemiani, berlusconeidi... Vedrai, si son detti ancora, che la stampa che striscia per non inciampare ci verrà dietro e sarà tutto un coro: ''Perchè non ci aveva pensato nessuno. Battiam battiam le mani evviva il presidente...''.
La prossima pensata sarà un selfie  con un terrorista, con cintura esplosiva e mitra d' ordinanza,  per un  hashtag instagram. 
Naturalmente rispettando la privacy, altrimenti il terrorista potrebbe rivolgersi al garante per la protezione dei dati personali. 
La realtà ha superato la fantasia. Siamo contemporaneamente in una farsa e in una tragedia.
Povera Italia in che mani siamo!


DUBBIO…


DUBBIO…

Finora a ieri dubitavo, oggi non ne sono tanto sicuro.

IL SASSAFONO

IL SASSAFONO


Mentre aspetto in piazza del Popolo, mi si avvicina un uomo, un nonno dei fiori, capelli brizzolati, arrufatti, lunghi,  ricadenti sulla fronte sul colletto di un giaccone da marinaio.
''Lei suona il sassofono?'' mi chiede l 'uomo con un accento simil americano.
''No'' rispondo.
''Nemmeno io'' disse e si allontana trascinando i piedi in scarpe, strette, che, per ridurre la pressione delle dita, erano state  tagliuzzate perpendicolarmente alla suola.
Cinque minuti dopo lo vedo vicino alla fontana, aprire un astuccio, tirar fuori un sassofono, e mettersi a suonare una triste marcetta, composta di due sole note, imparate chissà quando e come.

ER TEMPO PERDUTO

ER TEMPO PERDUTO

Santa Marinella. Interno giorno in un ristorantino all' aperto in una piazzetta inondata di caldo sole.
Brano di conversazione da uno dei tanti tavoli.
-Meno male che oggi c'è sta er sole, ma fino all' artro giorno...
-E già. Non c'è stai a capì niente, er tempo nuné più quella d'una vorta 
-E già, dichi bau bau micio micio. T' aricordi vene? Er pomeriggio di venerdì passato? Oh vene... l'artro ieri
-M'aricordo, m'aricordo...
-Peresempio a Roma pioggia, pioggia, pioggia, ma sai che vordì pioggia? A Ladispoli, sempre vene, sole, sole, sole, ma sai che vordì sole?Oh gnente, da nun crederci. Sole, sole, sole. Sai che vordì sole?
-Er tempo nuné più quello d'una vorta
-C'è stanno poche certezze, ormai. E meno male che la cucina de Ninetto nun cambia mai.
-Già. Aoh, magnamo sti gnocchi allo scoglio che ce passa la malinconia der tempo perduto comebbe a dì Prost, che porello nun core più

domenica 29 novembre 2015

DANTE, MANZONI E VESPA CONTRO IL TERRORISMO

“Ciò che è accaduto a Parigi – dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha segnato un salto di qualità nella battaglia culturale che stiamo vivendo. Immaginano il terrore, noi rispondiamo con la cultura”. ''Asciugate le lacrime, è il tempo di reagire. Non ci rassegneremo al terrore: si arrenderanno prima loro“. Insomma:  “La bellezza è più forte della barbarie. Faremo investimenti efficaci finalizzati a dare una risposta immediata alle esigenze strategiche e ai nostri militari non faremo mai mancare il nostro sostegno”.
Infatti, immediatamente, ha dato disposizioni al ministro della difesa Pinotti, per armare i nostri militari di Divina Commedia, Promessi sposi, Canzoniere, Decamerone, Zibaldone, De bello gallico, Nel nome della Rosa, Il pendolo di Foucault, Canne al vento, modellini dei monumenti italiani, riproduzioni dei quadri di Giotto, Cimabue, De Chirico, Piero della Francesca... da consegnare ai terroristi. Ha stabilito che il Principe di Machiavelli deve essere impiegato come manuale d' istruzione e ha deciso che l' opera omnia di Bruno Vespa sia l' arma segreta psicologica contro l' Isis. Una potente arma di distruzione di volontà. Vespa non addormenta, fulmina. 


BONUS A NULLA

Il governo ha capito che i bonus pagano.
Elettoralmente!
Ora l' ultima pensata di Renzi è elargire 500 euro ai nuovi diciottenni. Dice per la cultura. Poi continua a tagliare sugli investimenti per la scuola e le università, luoghi deputati ad accrescere la cultura dei giovani.  Le scuole continuano a cadere a pezzi, ma si sa gli edifici scolastici non votano, ospitano soltanto i seggi elettorali dove andranno i giovani che eroicamente, ma senza alcun merito, sono diventati maggiorenni.
Si va verso una società di bonus a nulla.

LE SCELTE DI VITA

LE SCELTE DI VITA
Interno casa di Claudio e Samantha.
Ore 20.
Claudio guarda l' ora. Erano trascorsi appena venti minuti.
Bisogna decidere.
Cedere a lei e guardare insieme la puntata di ''Un'' posto al sole'', imporre la visione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, o andare al bar ''Sport''  a vedere la partita con gli amici, in stile fantozziano ''birra e rutto libero''?
Ah! E' difficile.
Non è felice, lo sento, non sarà felice.
Non si capiscono a fondo, e realmente.
E' insoddisfatto. E' un cuore solitario, inappagato.
Non sarà felice. Neanche un istante di pace.
Il cuore gli sanguina. Mette in tasca il telecomando della Tv. Esce di casa.


 

PRINCIPE AZZURRO O ROSPO

PRINCIPE AZZURRO O ROSPO
Aspettare il principe azzurro o sposare il rospo?
Già il principe azzurro. Figura di numerose fiabe tradizionali: Biancaneve, La bella addormentata, Cenerentola...
Nelle favole soccorre la damigella in pericolo  in genere superando un certo numero di prove allo scopo di liberarla da qualche forma di incantesimo o da un cattivo (come un orco o un drago) che la tiene prigioniera.
Ma dove sono oggi le damigelle in pericolo e dove sono gli uomini di bell'aspetto, coraggiosi e romantici che rappresentano il vero amore ?
E perché mai ostinarsi a credere che è possibile trasformare un rospetto in un principe azzurro? 

Se proprio si vuole un principe azzurro la soluzione è prendere un tizio a caso e verniciarlo

sabato 28 novembre 2015

RIMETTO



E' presentabile?
No! Sono impresentabile!
Allora perché si presenta?
Ho come un senso di voto.
Si rimette in gioco?
No rimetto.

L' AMORE AL TEMPO DI INTERNET

Lettere d’ amore.
C' era una volta la lettera d' amore. Soprattutto per gli innamorati lontani. Che beatitudine per l'amore è la lontananza. Non c'è miglior termometro per misurarne l'ardore, né megafono più potente per amplificarne le parole. «La lontananza, sai, è come il vento / spegne i fuochi piccoli /accende quelli grandi», cantava Domenico Modugno. E una volta che la fiamma avvampa e brucia, il fumo ha bisogno di uscire. Ed è un profluvio irrefrenabile di dichiarazioni d'amore, alimentate dalla separazione. Fino a qualche decennio fa la corrispondenza era affidata alla missiva, che accoglieva parole toccanti, slanci lirici, patimenti, appassionate confidenze e scambi di galanterie. Erano lettere d'amore. 

Come dire, reperti archeologici oggi che messenger, sms, mts, email – e ancor prima il telefono fisso – hanno reso estemporanea la comunicazione e tolto all'amore il pathos dell'attesa. 
Un messaggio d’amore dei giovani d’ oggi scritto in un tweet potrebbe essere:
Bella ! Come butta?#hastagtilovoxkénon risponditvtb + emoticon

La ragazza può rispondere sì oppure no.
Risposta negativa
Camomillati ( Dati una calmata) mi canguri(non me ne importa niente, mi scivoli addosso) Tanto Non Te La Do

Risposta positiva
Ero in chiusura (volevo stare per i fatti miei).Cisi. Il mio  frisby (Organo genitale femminile) vola da te.

Dichiarazione d’ amore in fb o con sms
T’ ho imbrocata, sei nnabomba. Mi hai oneshottato (ho subito un colpo di fulmine, dal gergo dei videogiochi.) . Sono sbalconato. Il mio cuore squacquarea per te! Mi hai flashato. Toga cisi al pub x un ape. Sarebbe bulissimo. Non pisciarmi. UB.

Ci si può anche lasciare con un sms o con un tweet
Ti mollo, mi hai troppo depresso! (dare la molla Mollare qualcuno, scaricarlo, lasciarlo)



Le parole del gergo dei giovani si trovano in Slangopedia di Maria Simonetti che offre una panoramica e al contempo un vademecum delle espressioni linguistiche giovanili.


venerdì 27 novembre 2015

IL BUON ODORE DEI GIORNALINI

IL BUON ODORE DEI GIORNALINI


In terza elementare ho cominciato ad andare a scuola, duecento metri da casa, da solo. Mi fermavo sempre in piazza Garibaldi ad ammirare il signor Garuffi che con grande abilità realizzava con zucchero, acqua e altri ingredienti segreti bomboloni variopinti, dal bianco candido al blu puffo. Allora i Puffi non esistevano, da grande ho compreso quanto il signor Garuffi avesse anticipato le storie di Gargamella. Infatti ci incantava e ci faceva andare a scuola con almeno un bombolone ciascuno, Cinque lire il costo.
Il momento più bello era quando passavo davanti all' edicola che vendeva i  giornalini: ''il Giornalino'', ''l' Intrepido'',  ''Capitan Miki'', ''Topolino'', ''Il Corriere dei Piccoli'', ''Il monello''... Mamma mia che buon odore aveva la carta dei giornalini.



giovedì 26 novembre 2015

LA SUPERCAZZOLA 2015 - REGIONI IN MANO ALLA MAFIA? RAPPRESENTAZIONE MACCHIETTISTICA

“Caro Roberto... quello che va aggredito, hai ragione, è la ‘Mafia SpA’, presente in ogni comparto economico e finanziario del Paese...”
Questo ieri in una lettera aperta a  Roberto Saviano, pubblicata nella Repubblica.
Lo stesso bel tomo oggi dice:
''Non si può dire che ci sono intere regioni in mano alla mafia. Questa è una rappresentazione macchiettistica!”. 
Chi l’ha detto: Berlusconi? Mangano? Dell’Utri? Cosentino? Carminati? Buzzi? 
No, Matteo Renzi.

Il boy scout Matteo  ha sempre l’aria svagata di quello che improvvisa, che butta lì la supercazzola senza pensarci. Errore: negare la presenza pervasiva delle mafie in molte zone d’Italia contro ogni evidenza fattuale fa parte di un progetto politico e comunicativo (che poi sono la stessa cosa per chi confonde la politica con Twitter), riassumibile nel vecchio “tutto va ben madama la marchesa”.
Tutto va ben, mio prode Matteuccio
va tutto ben, va tutto ben,
però t'attende forse una sorpresa
che dir non posso fare a men:
Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia,
ha detto 
che le mafie sono elemento costitutivo della società 

a parte ciò, mio prode Matteuccio,
va tutto ben, va tutto ben.

SEMAFORI DI NOTTE

SEMAFORI DI NOTTE

Me lo chiedo da sempre, ma nessuno ha mai saputo darmi una risposta convincente.
Ma perché i semafori di notte non funzionano?
Perché di notte passano meno auto?
E se una notte si concentrassero in citta tutte le auto del territorio comunale, se la città decidesse di non dormire e di riversarsi in strada con le loro auto, moto, scooter e biciclette, se migliaia e migliaia di persone volessero tutte insieme passeggiare per le vie e piazze?
E allora: perché i semafori di notte non funzionano?



IL BARBIERE

IL BARBIERE


Appartengo a un mondo in cui il lettino dell’analista aveva sede dal barbiere e alle nevrosi si rispondeva con la passione. 
In effetti quale posto è migliore del salone del barbiere? Luogo dove, da che mondo è mondo, una persona simpatica, per una cifra irrisoria, mentre ti taglia i capelli, ti rade o ti aggiusta la barba, si fa i cavoli tuoi meglio di uno strizzacervelli, e ti racconta quelli degli altri con la precisione di uno dei servizi segreti, quelli non deviati.
il barbiere di Scilla

mercoledì 25 novembre 2015

MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI

MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI


MOGLI E BUOI DEI PAESI TUOI.
SE UNO E' NATO E VISSUTO SEMPRE IN CITTA’ CHE FA?
CORAGGIO!
QUEL CHE CONTA E' SAPER FRONTEGGIARE CON ANIMO FORTE L' AVVERSA FORTUNA.

TIGRE

TIGRE

Il metodo infallibile per mettersi d' accordo con una tigre è consentirle di divorarti. Funziona anche con i leoni, i giaguari, gli orsi...

VINI

VINI
Sono andato a cena a casa di un grande produttore di vino. Mi fa assaggiare un eccellente rosso prodotto da uve di un piccolo vigneto delle sue tenute.
Ti piace? Non ti sembra meraviglioso...? E' un dolce canto, una sinfonia...
Sì. sì, non è male
Se non ti piace, puoi sceglierne qualche altro: ho del Cannonau, del Vermentino, del Nepente, del Turriga, del Cagnulari, della Monica, del Carignano e poi Tokai, Porto, Chianti, Morellino di Scansano, Montecucco, Borgogna, Barbera, Brunello di Montalcino, Cirò rosso, Rosso Magliocco...
Ebbene, cosa aspetti a farli venire, mi piacciono molto i cori.

ALLA STAZIONE

ALLA STAZIONE 

Posso chiederle l' ora?
Gli indico il quadrante sopra le nostre teste.
Ah sì! scusi... sono solo le dodici e 45? Il treno parte alle tredici. Anche lei va a Firenze?
No!
Dove va.
Da nessuno parte. Osservo la gente che va e viene.
Osserva la gente?
Sì!
Cosa le interessa di più ?
Soprattutto quelli che si fermano a parlare con me e poi perdono il treno. Il suo, per esempio, è partito proprio ora.

BIVIO E TRIVIO

Se nella tua vita sei a un bivio, non pensarci, PRENDILO!
Se invece ti trovi davanti a un trivio ENTRACI! Ti divertirai moltissimo e con piacere.



martedì 24 novembre 2015

Una volta ho pensato che noi elettori siamo proprio dei deficienti

Una volta ho pensato che noi elettori siamo proprio dei deficienti se ci lasciamo convincere da discorsi, chiedo scusa ai discorsi, come questo sentito in un talk show politico e poi lo eleggiamo al Parlamento. Non ricordo se fossi sintonizzato su Ballarò, su di martedì, o su Piazza pulita o sulla Gabbia. Sono sicuro che non era Porta Porta: il mio televisore cambia automaticamente canale quando comincia la sigla del programma del neo-renziano.
Non ricordo il nome del parlamentare. Era uno di quei peones adesso di Renzi, come prima lo era stato di Letta, di Bersani, di Prodi.
Si parlava di crisi. Lui porello, anima candida dice:
''Che si fa? Si fa quel che si deve fare (ma cosa? penso io), niente di più e niente di meno. Se riusciamo a fare quello che si deve fare (ma cosa? ripenso) c' è uno spazio di consenso politico in cui noi  possiamo collocarci.  Per conquistare il consenso (bravo, penso, ora dice come affrontare la crisi), dobbiamo rettificare la nostra idea (che chiaramente era storta, commento a voce alta), attualmente così generalizzata (e certo, più generale di così, ricommento). La nostra deve essere una battaglia per significati (SI' MA QUALI, urlo), evitando di navigare a vista, ricordando che c' è una partita da giocare. Dobbiamo fare almeno tre gol evitando che ne facciano a noi, ma bisogna mettercela tutta (so io dove, penso). E almeno, per quanto sia difficile, credo che sarà divertente, perché adesso il terreno di gioco è proprio quello adatto al nostro gioco di squadra, che con gli uomini messi in campo ha potenzialità enormi...''.
A questo punto ho pensato che anziché seguire Ballarò, di martedì, Piazza  pulita, la Gabbia, Porta porta no perché il mio televisore cambia automaticamente canale quando comincia la sigla del programma neo-renziano, ero sintonizzato, a mia insaputa, sul Processo del lunedì di Enrico Varriale, già di Biscardi il rosso.
Ho pensato di seguire ''Crozza nel Paese delle meraviglie'', poi ho pensato che Maurizio Crozza è più bravo di qualsiasi scalzacane di deputato.
Ho pensato che anche i democristiani della prima repubblica, e Renzi e i neorenziani sono i Dc del terzo millennio, parlavano così. Ci prendevano ugualmente per il culo, ma in maniera più elegante e colta.

IL TEMPO

IL TEMPO

Non tutti lo sanno, ma ogni 60 secondi passa un minuto.





lunedì 23 novembre 2015

LEZIONI DI MUSICA

Lezioni di musica


Alla  radio. Lezioni di musica, involontariamente hard
...è meraviglioso, straordinario, romantico, ma anche passionale. La versione francese è perfetta
si, la do, la do, la fa, si si si ...

è tutto un crescendo...

MAL D' AMORE

MAL D' AMORE

C' è un rimedio al mal d' amore?
No!
Per dirla con Schopenhauer l' amore è il male. Il turbamento che ci rapisce, la serietà e il silenzio sono ''una meditazione del genio della specie''.
L' adolescente pronto a morire per l' amata, la giovanetta nella sua grazia che ''fa mormorare tra loro come cicale i vecchi'' e cadere in ginocchio chiunque abbia ''un cuore umano'', sono due macchine nelle mani di questo genio imperioso.  Esso non ha che un obiettivo: reclutare nuove vittime per saziare il dolore e la morte dell' amore.

MERDA

MERDA

- MERDA.
- In che senso?
- Nel senso di merda.
- Hai dimenticato di fare gli auguri alla tua ganza?
- Non ho ganze.
- Non hai studiato, hai dimenticato di fare i compiti?
- Ma no, sai che novità.
- Pensi alla figuraccia dell' altro ieri quando il preside ti ha scoperto a fumare in bagno. E' mancato poco, ora che è anche sceriffo t' arrestasse?
- Ma no chi se ne fotte del presidesceriffomanagerquicomandoio...m' importa una sega...
-  Ma allora in che senso merda?
- Nel senso e nell' odore di merda. Ho pestato la merdaccia d' un cane.

 

LEI E'...?

LEI E’…?


Lei è...?
No non lo sono.
Eppure...
Non lo sono.
Ma...
Vuole saperlo meglio di me che non lo sono?
Ma sta scherzando o dice sul serio?
Non scherzo mai su cose serie.
Ma lei sa chi voglio dire?
Certo che sì, ma non lo sono.
Avrei scommesso che lo fosse.
Mai scommettere se non si è sicuri di vincere.
Lei fa il giornalista?
Sì, ma non sono quello che lei crede io sia.
E' davvero pazzesco.
E' la realtà.
Ma è tale e quale.
Mai fidarsi delle apparenze.
Buongiorno.
Buongiorno.

Va via con un dubbio in testa, ma non sa se è quello giusto.