Due signore, quarantine, come direbbe Camilleri, sedute al tavolino di un caffé di Morlupo.
- Si mi sono sgonfiata, ma non sono riuscita a calare di un grammo.
- Forse mangi troppo
- Ma no, non mangio più pane, ho quasi eliminato la pasta, seguo la dieta di alcune modelle...
- Quale?
- Quella a giorni alterni. Il primo giorno: la mattina un ginseng e un solo cornetto, integrale, vuoto; a pranzo cento grammi di pasta, aglio, olio e pecorino; bistecca ai ferri, con cicoria ripassata; la sera niente. Il secondo giorno: posso mangiare quello che voglio. Ieri per esempio a colazioni ho preso il caffé, due cornetti integrali con il miele, a pranzo un piatto abbondante di spaghetti all' amatriciana, fritto di baccala con anelli di totano e gamberetti, cicoria ripassata; alla sera abbondante piatto di cicoria ripassata e una fetta di pecorino fresco, una fetta di torta alla ricotta.
- Ho capito fai la dieta dissociata.
- No, è quella detta a giorni alterni.
- Dissociata nel senso che ti dissoci dalla dieta.